giovedì 14 aprile 2011

INTERVISTA A RAYDEN DEI ONEMIC SU COMMERCIALE+RECENSIONE DI COMMERCIALE DI BOMBER C.

Il disco dei One Mic era forse il prodotto più atteso dell'anno e non ha tradito le aspettative. "Commerciale" ha dimostrato, mai ce ne fosse stato bisogno, che i tre ragazzi torinesi (Ensi, Rayden e Raige) sono certamente tra le realtà italiane di più grande spessore nel panorama dell' hip hop. Il disco è di altissimo livello sia dal punto di vista dei concetti che dei beats, delle liriche e del flow e muta atmosfere senza perdere mai il concept di fondo. Si trovano pezzi intimisti come "guarda avanti" o "scusami" o la poeticissima "il mare se ne frega", alternati a pezzi d'impatto e di grande stile (uno su tutti "nel D.N.A."), portando un suono e un attitudine molto fresca ma senza mai dimenticare il legame con chi ha fatto la storia e ha elevato la cultura hip hop in italia prima di loro (vedi "one mic fa rap"). E' un disco che ogni amante e sostenitore della scena del belpaese credo debba comprare. Se si vuole trovare un difetto, o almeno provare a trovarlo, se si è puristi militanti è il fatto che i testi siano stati scritti insieme e non ognuno le sue strofe, ma d'altro canto il rovescio della medaglia è che ciò denota una fusione massimale tra le tre teste e le tre attitudini. "Commerciale" è un disco che tra tanti prodotti di quest'ormai epoca dei dischi "fat food" rimarrà nella storia e nella testa di chi ama e supporta questa cultura. Un grande applauso a loro.
Nicola Bomber Citro


1) Da quanto tempo state lavorando a questo progetto?

Per realizzare "Commerciale" c'è voluto un anno abbondante.

2) I One Mic son diventati davvero "Commerciali" o si parla solo di un'evoluzione musicale ?

Il titolo è volutamente provocatorio, come abbiamo sempre detto, per noi la musica o e' fatta bene o e' fatta male, le etichette da appiccicare lasciano il tempo che trovano.

3) Cosa vi ha maggiormente influenzato nella scelta del nome del disco?

Più che di "influenza" parlerei di una scelta strategica di un titolo forte che facesse discutere i nostri fans accaniti e non, e che mettesse in moto una serie di polemiche, discussioni e disquisizioni a monte, prima dell'uscita dell'album.

4) Com'è fare parte di un gruppo hip hop di una città di punta come Torino, e allo stesso tempo essere conosciuti a livello nazionale?

Direi che è consequenziale. Nel senso che essendo Torino una città storica di questa musica, il fatto di esserne tra i primi esponenti significa che allo stesso tempo rientri tra i primi esponenti di tutta Italia. Senza dubbio una grande soddisfazione e un grande orgoglio d'appartenenza, nonostante le 1000 scuole/contraddizioni/fazioni/dispute/polemiche che questa città porta con sè a livello di Rap.

5) L'hip hop sta assumendo un ruolo importante tra i generi musicali italiani. Cosa ne pensi? Pensi che abbia solo uno scopo fine a se stesso o credi che ci siano ancora dei valori che si possono trasmettere con questo tipo di musica?

Il Rap da la possibilità più di ogni altro genere musicale di poter portare dei messaggi costruttivi, originali e non stereotipati. Detto ciò sta ad ogni artista misurarsi con la propria capacità/attitudine di farsi carico di un messaggio educativo/costruttivo o il contrario... Quello su cui chiunque abbia un seguito (piccolo o grande che sia) dovrebbe riflettere è il fatto di ricordarsi che la possibilità di parlare alle persone e di essere veramente ascoltati non andrebbe sprecata o affrontata a cuor leggero.

6) E' appena uscito il Freestyle Inedito "Commerciale". Che importanza dai nel sapersi destreggiare nel freestyle e che peso ha questa skill sul bagaglio di un Mc?

Il "Freestyle Inedito Commerciale" e' ovviamente un freestyle studio che e' diverso da un freestyle canonico sul palco... Detto ciò la nostra esperienza di freestyler intrattenitori/da battaglia che abbiamo coltivato fin da giovanissimi è stata fondamentale per renderci gli artisti che siamo. Ciò è servito a farci masticare il rap in maniera spontanea e a darci la padronanza all'approccio live di questa musica. E' stato un passo fondamentale che ci ha introdotto in questo mondo al quale abbiamo fatto seguire altri passi altrettanto fondamentali (di dedizione, esercizio e giornate a scrivere e in studio) per divenatare scrittori/liricisti/autori oltre che che meri intrattenitori.

7) Nella realizzazione del tuo progetto da solista "In ogni dove" quanto ti ha influenzato essere il "33%" dei One Mic?

Tanto, perchè noi teniamo moltissimo al nostro nome di gruppo e al nostro imprinting. Motivo per cui ogni prodotto che abbiamo fatto uscire è stato vissuto in continuo confronto con gli altri membri del gruppo per raccogliere consigli e suggerimenti a riguardo e cercare di far sempre del nostro meglio. Anche se ovviamente i tratti fondamentali di ogni lavoro solista sono frutto di una decisione di una sola persona.

8) Collabori anche con artisti minori. Come ti senti quando collabori con loro e come è stato collaborare con Mekoslesh dei Massima Tackenza di Padova?

Ho conosciuto i ragazzi tramite Bomber Citro che reputo un artista valido/originale e di tutto spessore. Oltre a queste caratteristiche è un ragazzo umanamente eccezionale che ama davvero questa musica e ha uno spirito e una dedizione invidiabile. Basta vedere la forza del collettivo di cui è un po' stato "il padrino" (i Massima Tackenza appunto) che hanno nelle loro file ragazzi giovani, intelligenti e capaci, e che potranno solo crescere negli anni. Ascoltatevi oltre ai lavori di Bomber anche quelli di Dutch e Mekoslesh e poi ditemi se non ho ragione.

9) Hai qualche consiglio da dare agli artisti emergenti di questo genere musicale?

Uno su tutti. Ricevo mail su mail dove i giovanissimi mi chiedono: "Come faccio a diventare famoso?" o utilizzano perifrasi con un senso simile... Questo è l'approccio + sbagliato di tutti... Quando io ho iniziato a rappare è perchè ritenevo di avere delle cose da dire, dei pensieri da incidere e condividere col mondo... Il fine non era diventare famoso ma mettersi in gioco ed "esprimere" i miei pensieri...
Perciò la vera sfida a mio parere deve essere con te stesso. Poi man mano che si va avanti in carriera e' normale avere obiettivi sempre + grandi e tendere sempre al meglio, ma la base di tutto non deve essere "l'arrivismo" ma la passione fine a se stessa e la voglia di mettersi in gioco.

10) Per concludere cosa ne pensi dell'uso di intrenet e dei social network come Facebook e MySpace per divulgare i propri lavori e del freedownload ?

Sono mezzi fondamentali e permettono a chiunque di qualsiasi città o regione di poter essere ascoltato potenzialmente da tutti, inoltre sono una grande forma di pubblicità (pensiamo alle condivisioni dei link delle canzoni sulle bacheche...). Tutto ciò aumenta la concorrenza e dovrebbe portare ad alzare il livello. Allo stesso tempo pero' chiunque può pubblicare qualsiasi cosa magari lavorata male e in modo approssimativo, quindi per chi non è del settore o è un neofita è difficile capire quale disco in freedownload scaricare e quale no. Sono le due facce  della medaglia.

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