mercoledì 18 maggio 2011

8domande ai 16 Barre+Manto"Ritorno Dal Cromlech"+ recensione from Nana

Grande attesa per il nuovo album dei 16 barre “l'Almanacco del complotto” carico di significati, riflessioni e introspezioni che, probabilmente all'ascolto sfuggono o in alcuni casi non vengono colti, forse per la scarsa conoscenza in materia.
Il primo singolo estratto dall'album, “Ritorno dal Cromlech” si focalizza sugli enigmi che avvolgono determinate costruzioni antiche,
rinvenute in epoca medievale,dalle forme particolari e complete.

Il più delle volte composte da enormi massi granitici, i quali si suppone fossero stati spostati grazie all'ausilio di poteri magici, dato che, nonostante le moderne tecnologie odierne ancora non si riesce a capirne: la perfezione, la maestosità e la voglia di mantenerle vive nei secoli.
Grazie alla musicalità di suoni del beat prodotto da Manto, i 16 hanno voluto portarci con loro nel viaggio di ritorno da un mondo celato nel mistero
Vi lascio nell'oscuro e vi incito all'ascolto del pezzo, ora che sapete qualcosa in più, riascoltatela bene o se non l'avete mai sentita forse è il caso di farlo.

Nana






1)E' appena uscito il pezzo "Ritorno dal cromlech" che relazione hanno i Cromlech con il significato effettivo della traccia? 


Diciamo che i cromlech sono stati di ispirazione per il concepimento della traccia, in piena linea con le tematiche da noi trattate, un punto di riferimento dal quale partire per sviluppare determinate riflessioni su centinaia di costruzioni presenti in ogni parte del mondo, alle quali non si riesce a dare una risposta per fattura , precisione geometrica / matematica e , soprattutto, per possibilita' concrete di mettere in piedi con le conoscenze dell'epoca. Il ritorno dal cromlech l'abbiamo intrerpretato proprio come un ritorno da un mondo magico reso tale dall'infinita' di misteri presenti in esso. Un mondo che arriva direttamente dal passato e per questo ancora tutto da scoprire.


2)Nel pezzo avete scelto di fare alcuni riferimenti a Tesla ed a Ighina cosa vi ha infuenzato nella scelta di questi personaggi storici?

Indubbiamente stiamo parlando di due strepitose menti del '900, la nostra passione verso le teorie portate alla luce da Ighina e Tesla porta di conseguenza la nostra musica ad esserne influenzata..Ci sembrava d'obbligo dedicare uno spazio nei nostri testi a queste persone, che potrebbero con le loro invezioni passate semplificare di gran lunga la nostra vita e risolvere moltissimi problemi connessi alla salvaguardia del pianeta.


3)Quali funzioni hanno queste citazioni rispetto alla traccia e al suo contenuto?

La funzione è voler dare in qualche modo un segnale alle persone che ci ascoltano, far capire che spesso se non si parla di certe cose è perche' risultano scomode agli interessi dei maggiori centri di potere. In questo caso abbiamo scelto Nikola Tesla e Pier Luigi Ighina ma la gente che ho contribuito onestamente al progresso scientifico e anche morale se vogliamo della nostra razza sono davvero tante..

4)Cosa ha infulenzato la scelta delle tematiche di questo primo brano estratto dall'album?

Diciamo che un po' tutto l'album, e non solo "Ritorno dal cromlech" ,ruota attorno a tematiche alla ricerca della verita' passando attraverso chi la vuole oscurare ; in questo caso il brano in questione è una vera e propria domanda che poniamo a noi stessi, un quesito che tutta l'umanita' dovrebbe porsi a nostro avviso, 
"Chi puo' essere stato in grado all'epoca di mettere in piedi costruzioni simili con le tecnologie arretrate di quel tempo?" Di sicuro non l'uomo . Il tutto risulta poi sfumato da riflessioni piu introspettive, legate piu’ strettamente all’inconscio umano, alle emozioni che sin dalla nostra nascita risiedono in noi.


5)Vi siete trovati subito d'accordo quando avete dovuto mettere sulla carta questa traccia?

Certamente, come 16 barre facciamo musica assieme da piu' di cinque anni e com'è giusto che sia in gruppo la matrice che ci unisce è la stessa, viaggiamo entrambi sulla stessa lunghezza d'onda, ognuno ovviamente con le sue sfumature.

6)E ' stata un ispirazione del momento oppure una stesura di un testo ben studiato?

Nella maggior parte dei casi per quanto ci riguarda la stesura di un testo è pura ispirazione , e cosi è stato per il testo in oggetto , si impiega sempre il tempo maggiore per tutto quello che viene dopo, una volta che la canzone è finita;)


7)Quale location avete scelto per il video clip ?

Per il video abbiamo girato praticamente tutte le scene qui in Veneto e precisamente nei colli euganei.
Si è cercato di alternare un ambiente bucolico a paesaggi sfregiati dall’insediamento dell’uomo, 
vedi ad esempio le antenne presenti nel video oppure le cabine di comando collegate ad esse.. La collina in generale si è rivelata un ottima coreografia e , a dire la verita’, tralasciando il lato artistico quel posto era un vero spettacolo per gli occhi!


8)Per concludere lo stile di produrre beats di Manto quanto vi ha infulenzato sulla realizzazione del brano?Mi spiego,la sua collaborazione era stata decisa a prescindere oppure lo avete ritenuto il piu' adatto dopo avere messo il progetto "a tavolino"?

Si era gia’ deciso sin dall’inizio che tutto “l’almanacco del complotto “ doveva essere una fusione tra il nostro stile e quello di Manto, e non è stato di certo difficile trovare dei punti di unione tra le due cose.
Con Antonio oltretutto abbiamo un bel rapporto e ci conosciamo da un sacco di tempo quindi anche da questo punto di vista non ci sono stati problemi. 
Volevamo rubare un piccolissimo spazio per ricordare alle persone che ci ascoltano che il disco è praticamente pronto e, salvo imprevisti ritardi (si spera di no) per i primi di Giugno sara’ disponibile. E’ un progetto completamente autoprodotto e autofinanziato, per tutti quelli che ne volessero sapere di piu’ al riguardo , possono tenersi informati su myspace (www.myspace.com/16barre) o , ancor meglio su face book, dove abbiamo creato un gruppo omonimo del disco dove inseriamo continui aggiornamenti sull’almanacco .
Un saluto a tutti!

giovedì 5 maggio 2011

4 Domande a Flesha& SoloAp + Recensione di Golpe Ep.



Recensione di "Golpe Ep"

Esistono album che sono da home-playing: vanno ascoltati con calma negli auricolari, quando si ha giusto voglia di stare tranquilli. Golpe EP, non è sicuramente uno di questo. Metterlo in cuffia è come ascoltarsi Hendrix e Cobain registrati in Live sul netbook in formato mp3. Non rende.
Questo EP è un EP da Live. Le sonorità sono fatte per muovere le teste e far alzare le mani. Sono tracce che vanno spinte coi bassi al massimo, a far crollare le pareti. Per chi sostiene ancora la “divisione classica” dell' HH, questo è decisamente un EP underground. Per gli altri, forse avranno delle difficoltà a comprendere i punti di forza di molti pezzi.
Non è un ascolto facile. A primo impatto, si rischia di perdere qualche passaggio notevole.
“è lotta fra le comparse: tra gente ingorda nascosta nell'ombra mentre strozza l'arte. Nessuno ha colpe e la risposta è disarmante: la gente è sorda e ciò che ascolta va' alla grande” (Non me ne importa) , giusto per dirne uno!
La prima traccia è quasi una dichiarazione: noi siamo qui e non rimpiangeremo mai il nostro passato, sosteniamo l'underground, e sappiamo cosa vogliamo fare.
La seconda, “Nell'effimero”, si ricollega alla precedente, ma parla della scena in generale, allargando l'obbiettivo. “Tutti desaparecidos come Pinochet […] Benvenuto nell'effimero, il suono non è più libero”. Un evidente condanna a ciò che gira adesso, alla commercializzazione e a chi vende sé stesse in cambio del suono: si cade nella frivolezza e nel ridicolo per un po' di notorietà o un contratto con una label.
La traccia “Mi sembra chiaro” è una canzone 'da festa', è forse la traccia più musicale dell'album, la voce è nettamente più staccata dalla base rispetto alle precedenti. “Il drink in mano” è sicuramente molto Veronese come argomento, e pare molto più curato l'aspetto 'melodico' di quello dei contenuti. Per rendere l'idea, si può citare: “Non presentarmi a papà, non voglio storie e poi vado nei club: voi selvaggine io caccia-troie”. Contrasta nettamente con “Inferno” dove un tocco di reggae mischia suoni più cupi a temi profondi, mix che non dispiace e anzi stupisce piacevolmente per le liriche tutt'altro che scontate. Nulla da dire di più, è forse la traccia che si lascia più ascoltare in assoluto, e che può avvicinare anche chi magari non è un appassionato del genere, e con la precedente può fornire un buon duetto da esportare ai profani.
Il pezzo che da il nome all'EP è ancora una volta una critica alla musica accompagnata dalla speranza e dalla voglia di “cambiare l'equilibrio”, un pezzo che ispira un po' di sana incazzatura che trasmette la voglia di rivalsa e di non farsi condizionare, come magari ultimamente capita di vedere nel mondo che ci circonda (Vedesi Gruff con J-Ax, su cui è meglio non soffermarsi troppo [ndr]).
Golpe EP si chiude con “Sopravvivo” che discorre in modo molto fluido sulle difficoltà che si possono affrontare nella vita, “sogni impressi nell'iride”, e del non accontentarsi della mediocrità, in una lotta quotidiana che spesso si concretizza in un'unica e fatale parola: sopravvivere.

Riassumendo l'ascolto, si può dire che rispecchia pianamente le aspettative di un disco underground, per palati già avvezzi a un suono ruvido. È sicuramente una raccolta di pezzi che in live possono rendere molto ma molto di più di un semplice ascolto davanti a un monitor. Le tematiche non sono particolarmente varie, me essendo un EP di sole 6 tracce, la mono-tematicità ci sta' tutta, anzi, serve a rinforzare il messaggio che si vuole veicolare.
Le basi non sono da strapparsi i capelli, ma fanno il loro sporco lavoro, non sovrastando le voci né ponendole in secondo piano, e privilegiano dei bassi, come è giusta natura dell'EP.
Golpe EP merita attenzione nell'ambito della scena veronese, come uno dei pochi prodotti rappresentativi. Hip Hop is not dead.
Proud.

  


1) Parlateci brevemente di come è nata l'idea di Golpe ep.

FLESHA & SOLO AP: Per prima cosa Golpe Ep è una sorta di "antipasto" a quello che sarà il piatto forte, ossia il nostro LP ufficiale "Colpo di stato" (che è in fase di registrazione & missaggio). In principio eravamo concentrati solo sull' Lp, poi, con tutto il materiale che stavamo producendo, abbiamo optato di fare ben due progetti (un EP e l' LP). "Golpe Ep" è nato inizialmente come raccolta degli "scarti" del disco ufficiale, per poi diventare a mano a mano un Ep con una vita propria. Alcune tracce come "Non me ne importa" e "Golpe" sono state realizzate con il solo scopo di essere contenute nell' Ep.

2 )A cosa vi siete ispirati per le tematiche delle varie traccie, e cosa ha influito sulla scelta di esse?

SOLO AP: Semplicemente a quello che viviamo. Il concept dell' EP ricalca quello che sarà poi il tema principale di "Colpo di stato". La metafora della rivolta popolare contro il potere combaciava perfettamente con l' ambito musicale che ci troviamo di fronte. Nella musica il "potere" lo detengono le label, le radio, le riviste. Ormai è il mercato che decide qual'è la musica adatta a noi, non viceversa. L'unico modo per ribellarsi a questo sistema è quello di produrre musica migliore, fatta col cuore, senza dare importanza alla logica del profitto. Questo è il solo modo che conosciamo per sovvertire il sistema.

FLESHA: Ci tengo a precisare che, per quanto ci riguarda, "Golpe" è una presa di coscienza, uno stato d'animo, un sovvertimento generale del sistema;  ci è piaciuta questa idea forte ma al contempo reale per descrivere la necessità di un cambiamento per quanto concerne l'ambito musicale, ma più in generale il modo di fruire le cose nel nostro paese, personalmente vedo un'italia satura di "pochezza", sia morale sia mentale dell'italiano medio; "golpe" prima & "colpo di stato" poi, vogliono ripristinare un'ordine preciso e riportare alla ribalta certi valori che, ora come ora, sono andati persi. 

3)Avete subito condiviso in comune accordo la scelta dei produttori (Devas e DjSmoka),e con quale criterio avete scelto queste collaborazioni?

SOLO AP: Fortunatamente io e Flesha abbiamo un orecchio molto simile per cui la scelta dei produttori è stata fatta senza tanti problemi. In più Flesha, oltre che a essere un ottimo Mc, è anche un ottimo producer e questo ha di gran lunga facilitato la ricerca delle strumentali. Anche con gli altri due producer "esterni" c'è stata fin da subito sintonia. Con Dj Smoka c'è un amicizia storica. A noi piace il suo suono "fresh" e lui ci ha accontentato dandoci il beat di "Mi sembra chiaro". Con Devas, invece, la cosa è stata totalmente diversa. Io avevo sentito delle sue produzioni in internet che mi avevano particolarmente colpito. Quando lo abbiamo contattato lui è stato più che disponibile. Così, nel giro di 2 giorni, è nato il pezzo "Golpe".

FLESHA: Avremo potuto fare un intero ep su basi mie, ma questa scelta, nonostante io sia un beatmaker ecclettico, ci avrebbe portato ad un'uniformità del suono, così abbiamo voluto collaborare con produttori innovativi che stimiamo.
 Le collaborazioni sono nate in modo molto spontaneo  e naturale, volevamo coinvolgere le persone con cui si è instaurato un certo feeling sia musicale, che umano. La Scelta di ricadere su Dj Smoka & Devas è stata dettata dal fatto che ci si conosce bene, stimiamo molto il loro lavoro  e ci siamo rispecchiati nel loro "flavour";  il beat di "mi sembra chiaro" è il classico banger, sapevamo che Smoka ha un certo gusto nel proporre suoni di quel tipo, così ci ha droppato la bomba!
Idem per Devas, dopo averlo contattato, ci siamo trovati in mano l'"anthem" dell'ep, personalmente trovo che il beat di "golpe"  sia il beat più completo e più fresh di tutto il lavoro.

4)Sta per uscire il videoclip "Golpe",traccia prodotta da Devas.Perchè si è scelto di fare il videoclip proprio di questa traccia piuttosto di un'altra?

FLESHA & SOLO AP: All'inizio l' EP era composto da 5 tracce, nonostante ciò, sentivamo che mancava quel tassello che avrebbe completato il progetto definitivamente. Quindi, nel giro di pochi giorni, abbiamo deciso di contattare Devas per produrre quel "pezzo mancante" . Così nasce "Golpe". Questa traccia per noi è fondamentale, sia perchè rappresenta appieno quello che è il concept dell' EP, sia perchè è un ottimo ponte fra l'EP e il disco ufficiale. La scelta di utilizzare questa traccia come singolo per il video è venuta in maniera molto spontanea: il pezzo è potente, d'impatto ed è stato fatto di "getto" (le cose fatte d'istinto per noi sono quelle che vengono fuori meglio). Ringraziamo coloro che hanno curato il video: Steven Renso (regista), Mattia Tonolli (montatore) e Simone
Coscarella (soggetto).